Verso lâanno 1165 i Cavalieri dellâordine religioso-cavalleresco dellâOspedale di San Giovanni Battista di Gerusalemme fondaroni in Chiomonte una âdomus hospitalisâ destinata ad accogliere i pellegrini ed i viandanti che transitavano dalla Provenza alla Pianura Padana attraverso il Colle del Monginevro.
La âdomus hospitalisâ di Chiomonte dipendeva dal grande Priorato di Saint-Gilles in Provenza, il quale assieme al Gran Priorato di Tolosa costituiva quella grande circoscrizione geografica degli Ospitalieri indicata come Lingua di Provenza.
La presenza dei Gerosolamitani a Chiomonte, estrema terra dei Delfini del Viennese, preludeva inevitabilmente ad un tentativo di influenza politica dei Conti di Tolosa su dei territori di sovranitĂ delfinale.
Lâerezione della âdomus hospitalisâ di Chiomonte fu tuttavia accolta con grande ostilitĂ dalla Prevostura di Oulx che su Chiomonte aveva notevoli interessi e che poteva contare sulla grande protezione elargita dai Delfini.
Nonostante le continue dispute con la Prevostura di Oulx la âdomus hospitalisâ di Chiomonte prosperò ed addirittura pochi anni dopo favorĂŹ unâulteriore espansione dei Gerosolamitani ad oriente, con lâinsediamento di unâaltra âdomus hospitalisâ in Susa, terra dei Conti di SAvoia, ed anchâessa inserita nella Lingua di Provenza.
Nellâanno 1208 la âdomus hospitalisâ di Chiomonte fu autorizzata ad edificare una chiesetta od una cappella attigua alla âdomus hospitalisâ che venne eretta con tutta probabilitĂ nellâanno 1210 e dedicata a San Giovanni Battista.
Nellâanno 1209 con la presa ed il massacro di Beziers, da parte dei Crociati di Simon di Monfort, iniziava il declino della Casa di Tolosa e cominciava in tal modo ad affievolirsi la protezione accordata dai Conti di Tolosa agli Ospitalieri della Lingua di Provenza.
Nellâanno 1231 tuttavia il Delfino Guigo Andrea concedeva agli Ospitalieri di Chiomonte lâinfeudazione del villaggio di Chiomonte e di tutto il suo territorio.
Nellâanno 1240 la Prevostura di Oulx riusciva finalmente nel suo intento di estromettere gli Ospitalieri di Chiomonte, costringendoli ad uno scambio con due villaggi, lâuno in Alvernia, lâaltro nel Limosino.
Nellâanno 1240, dopo circa 75 anni di vita, si concludeva la vicenda chiomontina degli Ospitalieri di Gerusalemme, ma lasciava ai posteri il complesso degli edifici della âdomus hospitalisâ e soprattutto la chiesetta di San Giovanni, che delle maestranze provenzali avevano eretto nellâanno 1210 attenendosi ovviamente ad uno schietto stile architettonico provenzale.
Qualche anno dopo, verso il 1250, anche lâintitolazione della Cappella di San Giovanni Battista cambiò, essendo sostituita da quella di Santa Caterina di Alessandria, vergine e martire, patrona del Delfinato.
Anche la âdomus hospitalisâ degli Ospitalieri andò incontro ad un triste destino, trasformandosi da un centro di assistenza religiosa in un centro di potere da cui la Prevostra di Oulx esercitava la sua autoritĂ feudale.
Verso la fine del Seicento il Prevosto Fantin fece costruire la volta della Cappella di Santa Caterina e vi fece erigere lâaltare ancor oggi presente, ornato delle sue armi.
Oggi viene proposto al pubblico un edificio restaurato con i sui splendidi affreschi trecenteschi, con la sua architettura romanica, avendo deciso di eliminare le superfetazioni barocche in gesso profondamente degradate e a rischio crollo a causa dellâazione dellâumiditĂ .
Dellâimpronta barocca è stato conservato solo lâaltare con tutto lâapparato decorativo in gesso posto sullo sfondo del presbiterio.

