La chiesa di San Rocco fà parte dei luoghi del sacro collocati sulla Via Francigena morenico-canavesana.
La sua costruzione risale agli inizi del Cinquecento. Originariamente era dedicata alla Vergine, ma a partire dal Seicento, dopo la tragica epidemia di peste, la popolazione di Montalto Dora l’ha dedicata a San Rocco, protettore dalla peste. La posizione defilata rispetto al borgo, fa supporre che nelle vicinanze vi fossero dei lazzaretti che ospitavano gli appestati tenendoli lontani dalle case.
L’attuale aspetto esterno della chiesa mostra un porticato ottocentesco e una facciata di gusto classicheggiante. L’interesse storico-artistico risiede all’interno dove è presente un ciclo di affreschi che copre le pareti del presbiterio. Le tre scene absidali prendono il nome di Sacre Conversazioni, ossia dialoghi religiosi per immagini tra la Madonna in trono con il Bambino e i Santi che li circondano, specialmente Rocco e Sebastiano invocati contro la peste.
Le Conversazioni sono affrescate in finte architetture, dipinte seguendo le regole della prospettiva: in questo modo è come se davanti allo spettatore si aprissero vere stanze o loggiati simili a palcoscenici. L’artista, di cui ad oggi non si conosce il nome, è molto attento a creare l’illusione di continuità tra il nostro spazio e quello dell’affresco, come se non esistesse la parete e la scena sacra si svolgesse proprio davanti a noi. La realizzazione di questo ciclo si data ai primi decenni del Cinquecento.


