La Chiesa di S. Nicola da Tolentino, risalente al 1605, racchiude e conserva importanti e pregevoli opere d’arte. L’apparato decorativo murario dipinto con tecnica mista nel 1683, adorna vorticosamente tutta la chiesa. Si narra che un certo fra Giacobino solitario da Cremona venuto in Ivrea nel 1275 aprì, presso la Cattedrale una piccola cappella, decorandola, dedicata alla SS. Trinità. Nel 1399 costituì una confraternita dedicata alla SS. Trinità, Maria SS, San Giacomo. Nel 1446 San Nicola da Tolentino (morto nel 1305) venne canonizzato e la confraternita nel 1477 prese il suo nome. Nel 1595 i membri della confraternita decisero di erigere una nuova chiesa perché quella di fra Giacobino era piccola e decadente. Nel 1605 Mons. Cesare Ferreri, Vescovo di Ivrea, pose la prima pietra per l’edificazione della nuova chiesa, includendo nelle fondazioni una grande croce in ferro. Il 1605 era il 300 centenario della morte di San Nicola. Nel 1612 la chiesa era ultimata con la visita pastorale di Mons Asinari, e con la realizzazione in facciata della scritta “1605 constructum, 1612 perfectum”. Nel 1620 fu costruito il coro ligneo dopo la cessione alla confraternita del terreno dietro la chiesa da parte del sig. Casanova. Nel 1707 venne ricostruito il campanile con due campane nuove benedette. La chiesa di S. Nicola da Tolentino, racchiude e conserva importanti e pregevoli opere d’arte. L’apparato decorativo murario dipinto con tecnica mista nel 1683 da Cesare Chiala, adorna vorticosamente tutta la chiesa intrecciando cicli con scene sacre e cartigli, trompel’oeil con architetture, finti marmi, volute, conchiglioni. La chiesa internamente è composta da un’unica navata con vota a botte suddivisa in tre campate da lunette e costoloni, da cui si sviluppano al di sotto del cornicione sei cappelle laterali con due altari in stucco a finto marmo, quattro coretti lignei, finti marmi e affreschi fino alla zona presbiteriale. Nella volta della Chiesa (terza Campata) permane il foro di una bomba lanciata dai Francesi durante l’assedio del 1704.






