Chiesa di Santa Maria Maddalena

  • Itinerario Canavese e Valle d'Aosta-Via Francigena FOR ALL
  • Chiese a porte aperte
Visitabile

Chiesa di Santa Maria Maddalena

Via Maddalena, 1, 10010, Burolo, TO
09:00-18:00

Servizi

  • Accessibilità sensoriale
  • Apribile con applicazione
  • Narrazione automatizzata

Caratteristiche

  • Cicli affrescati

Descrizione

La chiesa di Santa Maria Maddalena sorge su un affioramento roccioso della Serra d’Ivrea. L’edificio fu costruito presumibilmente nell’XI secolo e rimaneggiato nei secoli successivi. Oggi la chiesa è composta da tre parti: l’edificio principale a navata unica, sulla destra un vano adibito a sagrestia e il campanile unito alla chiesa e alla sagrestia da un muro.
All’esterno della chiesa, sul lato nord, è murata una lapide funeraria tardo-romana che, per le croci che reca incise, potrebbe essere stata riutilizzata come mensa d’altare. L’iscrizione porta la data “anno 440 attestato dal Consolato di Valentiniano Augusto e di Anatolio” e il nome del “negotiator Basilius (nativo) del vicus Atarca (probabilmente in Siria)”.
La sacrestia conserva l’unico affresco antico ad oggi superstite raffigurante il Cristo in croce affiancato dalle sante Maria Maddalena e Maria Egiziaca. L’intervento è attribuito ad un artista della cerchia del Maestro del chirurgo Domenico della Marca d’Ancona, qui attivo tra il 1425 e il 1430.

L’affresco conservato nella sacrestia mostra le sante Maria Maddalena e Maria Egiziaca.
La storia di Maria Maddalena, secondo la tradizione è caratterizzata da una redenzione attraverso un’esperienza eremitica in età matura. Tale destino la accomuna alla vita di Maria Egiziaca. Secondo gli scritti di papa Gregorio Magno, la Maddalena riunisce in sé tre profili distinti di donne presenti nei Vangeli: Maria di Betania, la sorella di Lazzaro e Marta; la peccatrice che asciugò i piedi di Gesù implorando il perdono; e Maria Maddalena o di Magdala, l’ossessa miracolata da Gesù.
Quanto all’altra Maria, l’Egiziaca, come suggerito dall’appellativo era di origini egiziane. Fuggita dalla città di origine, Alessandria d’Egitto appena dodicenne, ha trascorso parte della sua vita nella dissolutezza. Giunta all’età di 30 anni la svolta. Si mette al seguito di un gruppo di pellegrini diretti a Gerusalemme e decide di purificarsi, immergendosi nelle acque del fiume Giordano. Prosegue il suo percorso di redenzione, isolandosi nel deserto, dove avrebbe vissuto per quasi 50 anni.

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Orari di apertura

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