La cappella, ora all’interno del cimitero, era legata al castello i cui ruderi si vedono sul colle vicino.
Il presbiterio, edificato, prima del mille, è coperto con volta a crociera costolonata.
Gli affreschi si presentano come un complesso unitario, concentrati sulle tre pareti dell’area absidale. Sulla parete di fondo nella lunetta la Crocifissione caratterizzata da un’estrema essenzialità, a sinistra del Cristo in Croce la Madonna è accasciata e prostrata dal dolore, ai piedi della Croce Maria Maddalena con i capelli sciolti e sulla destra San Giovanni. Il cartiglio reca la scritta “Vere vere Filius Dei erat iste ” (veramente costui era Figlio di Dio). Sotto, a sinistra, San Maurizio a cavallo di un destriero riccamente bardato con la coda annodata, che con la mano sorregge il vessillo di Cristo. A destra, San Michele Arcangelo rappresentato come un giovane cavaliere alato che tiene nella mano destra una lancia con cui infilza il demonio mentre, in qualità di giudice, con la mano sinistra sorregge una bilancia con la quale soppesa le anime.
Nel bordo la data degli affreschi: 10 ottobre 1459.
In basso a destra dell’altare, dipinta da un ignoto frescante, l’immagine della Sacra Sindone. Si ritiene che la sua presenza sia da ricollegare al passaggio in questa zona del Sacro Lenzuolo trasportato a Genova nel 1706 in seguito alla minaccia delle truppe francesi comandate dal duca de la Feuillade di assediare Torino.
Sulla parete di sinistra il racconto delle gesta e del martirio di San Maurizio e della legione Tebea. Su quella di destra, le pitture erano state adattate attorno ad un’apertura: sopra la Natività Gesù giace in una cesta rivestita internamente con un lenzuolino di tela finissima, ed è riscaldato dal fiato dell’asino e del bue al quale accarezza il muso. Sulla destra la collina è punteggiata dalle pecore al pascolo sotto il vigile controllo di un cane pastore. Sotto l’Adorazione dei Magi divisa dalla finestra in due riquadri: a sinistra la Madonna ha sulle ginocchia il Bambino, Melchiorre in ginocchio nell’atto di baciare i piedi al bambino. Sul lato opposto Baldassarre e Gaspare attendono di avvicinarsi a Gesù. Alle loro spalle due cavalli con ricche bardature e due dromedari trattenuti da un palafreniere.
Nelle vele della volta le immagini degli Evangelisti affiancano i Dottori della chiesa.



